Via dei Coronari (R. V – Ponte) (da piazza di Tor Sanguigna a via Panico)
la via ha preso il nome dai venditori e fabbricanti di corone per rosario, medaglie ed oggetti di devozione, chiamati anche "paternostrari" che vi risiedevano, ed erano quasi tutti fiorentini.
Detta già via Retta [1], vi fu sistemato da Sisto V (Felice Peretti - 1585-1950) il Monte di Pietà (lapide 1585) che aveva avuto la prima sede in Banchi Vecchi, poi in prossimità di San Salvatore in Lauro, ancora presso certi Orsini ai Catinari, indi in uno stabile dei gesuiti all’Aracoeli e quindi presso via dei Giubbonari nel nuovo palazzo accanto ai Pellegrini [2].
Era per questa strada la “Immago Pontis” [3] che per lungo tempo dette nome ad un tratto della via fino a Panico.
La via, che risale al XVI sec., fu sistemata ed ha ancora palazzi e tracce del passato, di quando funzionò anche da strada papale.
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[1] Via Recta - Le attuali vie della Colonna, delle Cappelle, di Sant’Agostino, di Tor Sanguigna e dei Coronari ripetono quasi interamente il percorso di quella strada imperiale, che, in direzione da est ad ovest, partiva dalla via Flaminia (Lata) a nord del tempio del Divo Adriano (Piazza di Pietra), costeggiava il tempio di Matidia (vicino a Piazza Colonna), le terme Neroniane-Alessandrine (Piazza delle Tartarughe) e lo stadio di Domiziano (via dell’Anima), andando ad imboccare direttamente il ponte neroniano.
[2]) Il 1° Monte fu istituito a Velletri nel 1402, a Perugia nel 1462.
[3] ) Tabernacolo di Antonio da Sangallo (1485-1546), pittura Pierin del Valga (1500-1547).
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